venerdì 18 novembre 2011

La Commissione rafforza la dimensione “giustizia e diritti fondamentali” dei futuri bilanci dell’Unione europea

Commissione europea – Comunicato stampa

Bruxelles- 15 novembre 2011 – Quando vivono, viaggiano o fanno acquisti in uno Stato membro diverso dal loro, i cittadini devono poter essere a loro agio in Europa. Dovrebbero poter contare su una giustizia accessibile, ovunque si trovino nell’UE. Oggi la Commissione europea presenta delle proposte relative a programmi di finanziamento semplificati che contribuiscano a costruire uno spazio europeo di giustizia. I programmi sosterranno le azioni dell’Unione destinate a migliorare la cooperazione europea nell’ambito del diritto civile e del diritto penale, a permettere a ciascuno di esercitare più efficacemente i propri diritti in qualità di cittadino dell'Unione e a promuovere l’uguaglianza. Contribuiranno anche a rafforzare l’impegno dell’Unione nella lotta contro la criminalità, nel contrasto alla domanda e all’offerta di droghe e nella salvaguardia dei diritti delle persone (come gli imputati o le vittime di reati) nei processi penali. I due nuovi programmi rappresentano una semplificazione sostanziale rispetto ai programmi esistenti, con meno burocrazia e più efficienza nella gestione, e saranno attuati dal 2014 al 2020 con una dotazione di 803 milioni di euro.
«Grazie al trattato di Lisbona, la Commissione possiede ora gli strumenti per fare di più per la giustizia, i diritti e la cittadinanza e presenta proposte concrete per salvaguardare i diritti dei cittadini», ha dichiarato Viviane Reding, Commissaria UE per la Giustizia. «Ma le norme da sole non bastano: occorre sensibilizzare i cittadini in merito ai loro diritti, mettere i professionisti del diritto in condizioni di applicare le norme europee e condividere le soluzioni strategiche. I due nuovi programmi intendono migliorare l'accesso dei cittadini alla giustizia e promuovere i loro diritti. Miglioreranno la cooperazione giudiziaria, contribuiranno a formare giudici, magistrati delle procure e altri professionisti del diritto, sosterranno le azioni di contrasto al traffico illegale di droga e quelle di assistenza alle vittime, promuovendo la parità tra uomini e donne ed i diritti dei disabili. Rappresentano un aiuto per far sì che lo spazio europeo di giustizia e dei diritti diventi una realtà». I proposti programmi “Giustizia” e “ Diritti e cittadinanza” accorperanno sei programmi di finanziamento attualmente esistenti nel settore della giustizia e dei diritti. Sosterranno l'impegno della Commissione per la costruzione di un efficace spazio europeo di giustizia, concentrandosi su attività caratterizzate da un maggior valore aggiunto a livello di Unione. Con una dotazione di 416 milioni di euro, il programma “Giustizia” intende assicurare che la normativa dell’Unione relativa alla giustizia civile e penale sia applicata efficacemente. Esso contribuirà a garantire un adeguato accesso alla giustizia in Europa, sia per i cittadini che per le imprese nei contenziosi transfrontalieri e sosterrà l'intervento dell'Unione per contrastare le droghe e la criminalità. Il programma “Diritti e cittadinanza”, dotato di risorse per 387 milioni di euro, aiuterà a concretizzare i diritti e le libertà delle persone diffondendone la conoscenza ed assicurandone un'applicazione più uniforme in tutta l'UE. Promuoverà anche i diritti dei minori, il principio di non discriminazione (fondata sulla razza o origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale) e quello della parità fra uomini e donne (compresi i progetti per combattere la violenza contro le donne e i minori). Contesto Per realizzare questi obiettivi, i nuovi programmi finanzieranno attività quali: la formazione di giudici e avvocati in tutta Europa per consentire loro di applicare nel concreto la normativa e i diritti dell'Unione (si veda anche IP/11/1021); il rafforzamento della cooperazione all’interno dell’Unione su questioni in materia di giustizia e diritti attraverso reti di professionisti del diritto, organizzazioni non governative e responsabili politici; gli strumenti pratici a disposizione dei cittadini e delle imprese per l’esercizio dei loro diritti e dell’accesso alla giustizia, come il portale europeo della giustizia elettronica; le campagne, a livello nazionale ed europeo, per informare i cittadini sui loro diritti sanciti dalla normativa dell'Unione ed aiutarli ad esercitarli concretamente. Entro la fine dell’anno, la Commissione presenterà anche un nuovo programma “L’Europa per i cittadini”, a sostegno di attività, come la commemorazione del passato dell’Europa e i partenariati tra città (gemellaggi), volte a rendere i cittadini più consapevoli dell’Unione europea, della sua storia e dei suoi valori. I due nuovi programmi accorperanno sei programmi esistenti nel settore della giustizia, dei diritti fondamentali e della cittadinanza in vigore nel periodo di finanziamento 2007-2013: “Giustizia civile”; “Giustizia penale”; “Diritti fondamentali e cittadinanza”; Daphne III; “Prevenzione e informazione in materia di droga”; le sezioni "diversità e lotta contro la discriminazione" e "parità fra uomini e donne" del programma per l'occupazione e la solidarietà sociale (Progress). Nel quadro delle due consultazioni pubbliche che hanno preparato il terreno alle proposte odierne, la maggior parte degli interpellati ha convenuto sull’opportunità di semplificare i programmi di finanziamento attuali e di ridurne il numero. Per ulteriori informazioni Programmi di finanziamento UE nel settore della giustizia: http://ec.europa.eu/justice/grants/programmes/index_en.htm Sala stampa on line della DG Giustizia: http://ec.europa.eu/justice/newsroom/index_en.htm Homepage di Viviane Reding, Commissaria UE per la Giustizia: http://ec.europa.eu/reding

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