lunedì 12 dicembre 2011

Nuovi materiali da scaricare

Nuovi materiali da scaricare con le ultime decisioni del Consiglio Europeo e l'accordo di dicembre sull'Eurozona - clicca qui

domenica 4 dicembre 2011

UE: fuga dalla democrazia

Franco Russo
l'articolo verrà pubblicato nel numero 19 di Alternative per il socialismo

1. Sull’Italia, dopo la prima ‘manovra economica’ dello scorso luglio (decreto legge 98/ 2011), è continuato il pressing dei mercati finanziari e dell’UE per rendere più severe le politiche di austerità, e in piena estate, esattamente il 5 di agosto, è stata inviata al Presidente del Consiglio Berlusconi, impropriamente definito Primo Ministro, da parte di Jean-Claude Trichet, presidente della BCE, e da Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, una lettera con la precisa indicazione di ulteriori interventi per rispettare gli impegni assunti nei Consigli Europei e nei documenti che hanno scandito il primo ‘semestre europeo’. Così in agosto è stata varata, con il decreto legge 138/2011, una seconda manovra di stabilizzazione con effetti correttivi di 60 miliardi di euro sui saldi di bilancio del 2014. Prima di esaminare la lettera dei due banchieri, è utile ricordare che il Consiglio ECOFIN del 7 settembre 2010, ha modificato il Codice di condotta per l’attuazione del Patto di stabilità e crescita mediante le procedure del ‘semestre europeo’, avviato nel gennaio 2011.

sabato 3 dicembre 2011

Politica di asilo: meno discorsi, più solidarietà

Bruxelles, 2 dicembre 2011 – La Commissione europea propone oggi di aumentare la solidarietà tra gli Stati membri nel campo dell'asilo e di fare in modo che sia garantita protezione alle persone in cerca di rifugio. Negli ultimi mesi, gli avvenimenti della primavera araba e il numero crescente di migranti in arrivo a Malta e nell'isola italiana di Lampedusa hanno portato in primo piano la questione della solidarietà in materia di asilo. Questi eventi hanno manifestato ancor più chiaramente la necessità di un sistema europeo comune di asilo e hanno rivelato la mancanza di fiducia reciproca tra gli Stati membri. La solidarietà dev'essere al centro della politica di asilo dell'Unione europea e la Commissione europea sta lavorando per questo. Anche se disponiamo già, in larga misura, di norme comuni, la solidarietà tra gli Stati membri in materia di asilo è ancora troppo scarsa. In alcuni paesi i sistemi di asilo non funzionano abbastanza bene.

venerdì 2 dicembre 2011

Risoluzione del Parlamento Europeo in cui si chiede l'Audit sul debito !!!

scarica qui la risoluzione

Intervista a Rickard Falkvinge, fondatore del partito pirata svedese

Intervista di Stefano Bocconetti 

Un’intervista difficile, difficilissima da raccontare. Non per il personaggio, civile, pacato e disponibile come pochi. Ma difficile lo stesso perché non si usa lo stesso linguaggio. Non si usano le stesse categorie. Lui non conosce destra o sinistra, governo e opposizione. O meglio le riconosce quando parla del passato, dei decenni scorsi. Il suo schema interpretativo oggi però ruota attorno ad altre “categorie”: controllo contro libertà, monopolio contro condivisione dei saperi e via così. Rickard Falkvinge, fondatore del partito pirata svedese, ha alle spalle una storia strana. Quarant’anni esatti, da studente faceva parte della “Lega moderata dei giovani”, qualcosa come la “maggioranza silenziosa” o giù di lì. Poi la laurea, il lavoro. Addirittura l’incarico come capo progetto alla Microsoft. Infine, la svolta. Al punto da diventare il peggiore incubo della Microsoft. In Svezia nasce Pirate Bay, la Baia dei Pirati.

Abandoning a sinking ship. A plan for leaving the euro

Yanis Varoufakis

As regulars of this blog know, I am of the view that the eurozone’s collapse will be a harbinger of a postmodern 1930s. While virulently opposed to the eurozone’s creation, in its time of crisis I have been campaigning for saving the euro. Of course, as Alain Parguez wrote aptly here, it is impossible to save someone, or something, that does not want to be saved. In this post, while not going back on my personal commitment to keep trying to save a monetary union bent on self-destruction, I shall relate to you an idea on how a peripheral member-state could try to minimise the (huge) socio-economic costs of an exit from the eurozone forced upon it by the latter’s steady disintegration. The said plan was put together with Ireland in mind. Its authors are Warren Mosler (an investment manager and creator of the mortgage swap and the current Eurofutures swap contract) and Philip Pilkington, a journalist and writer based in Dublin, Ireland. Their starting point is a (perfectly spot on) diagnosis: “austerity programs” are “an abject failure and yet European officials continue to consider them the only game in town.

La situazione europea

Stefano Squarcina
24 novembre 2011

L'articolo verrà pubblicato nel prossimo numero della rivista “Progetto lavoro”, www.rivistaprogettolavoro.it

Quattro giorni, non uno di più. Tanto è durato il periodo di grazia ed euforia determinato dalle decisioni prese dal Consiglio Europeo e dal Vertice dell'Eurozona del 26 ottobre scorso sulla crisi finanziaria: i risultati dei due summit erano stati presentati come definitivi, in grado di salvare l'euro una volta per tutte. Nelle conferenze stampa notturne, convocate alle cinque del mattino del 27 ottobre, Nicolas Sarkozy e Angela Merkel avevano annunciato che tutti i problemi dell'euro erano stati risolti, che un difficile accordo era stato trovato per proteggere la moneta unica e che non c'era ragione per preoccuparsi ulteriormente delle sorti dell'euro. Invece... È bastato l'annuncio -il 31 ottobre- della possibile organizzazione in Grecia di un referendum popolare sulle nuove misure di accompagnamento alla ristrutturazione del debito di Atene per scatenare un cataclisma politico dal quale non siamo ancora usciti, annuncio che ha rimesso al punto di partenza, ancora una volta, le lancette della crisi.