martedì 24 gennaio 2012

mercoledì 18 gennaio 2012

La Grossa Coalizione

Roberto Musacchio - Martin Schultz è il nuovo presidente del Parlamento europeo.E’ stato eletto dai voti dei Socialisti e Democratici e dei Popolari. Contro di lui due candidati, uno liberale, sostenuto anche dai Verdi, e uno euroscettico. Il leader della Spd, da tempo capogruppo dei Socialisti e Democratici a Bruxelles, è noto anche in Italia per essere stato al centro di molti scontri, anche plateali, con Berlusconi. Le immagini televisive di alcuni di questi scontri, sono diventate abituali anche per gli italiani. La sua elezione avviene, come ormai prassi al Parlamento Europeo, con una staffetta che interviene a metà mandato con l’esponente del PPE.

Il rigore non basta, serve un Europa federale, solidale e democratica

Lo scenario europeo si presenta oggi drammaticamente improntato alla ricerca di regole stringenti in materia di disciplina di bilancio e rigore finanziario, senza alcuna prospettiva per il rilancio della crescita, senza alcuna attenzione al lavoro, alla solidarietà sociale, allo sviluppo sostenibile. Questo approccio rigorista contenuto nel progetto di trattato internazionale senza avere serie contropartite per la crescita condanna alla recessione e alla marginalizzazione economica e politica dell'intera Europa. Il progetto di trattato propone inoltre di modificare i processi decisionali, in quanto le raccomandazioni della Commissione in materia di deficit eccessivi e di debito pubblico saranno immediatamente applicabili a meno che non vi sia una maggioranza di 2/3 contraria.

lunedì 16 gennaio 2012

Dossier della Camera dei Deputati sul progetto del nuovo trattato europeo

In questi giorni -a Bruxelles- è in discussione il progetto di trattato internazionale sulla "governance rafforzata" che dovrebbero firmare 26 Paesi UE su 27 (Gran Bretagna esclusa).  Qui sotto proponiamo il link dal quale scaricare un "dossier" sull'argomento preparato dalla Camera dei Deputati italiana.

Un nuovo round negoziale sul trattato è previsto per questa settimana, ovviamente non sono da escludere "peggioramenti" (dal nostro punto di vista) del testo, in particolare dopo le dure critiche di venerdi scorso della BCE, e dopo il nuovo quadro politico creato dal "downgrading" a catena di numerosi Paesi UE da parte di Standard & Poor (la cui tempistica è "perfetta" per chi vuole un testo finale ulteriormente "blindato" in nome dell'austerità sociale ed economica).

Scarica il dossier preparato dalla Camera dei Deputati

giovedì 5 gennaio 2012

Migranti. Uno su tre è troppo qualificato per il suo lavoro

Carlo Caldarini - Nel corso degli anni, i processi migratori hanno avuto un impatto via via crescente sulla composizione delle società europee. I “nati all'estero” rappresentano oggi circa il 10% della popolazione dell'Ue e la loro situazione socioeconomica è generalmente meno favorevole di quello degli autoctoni. Secondo Eurostat, il tasso di disoccupazione delle persone di età compresa tra 25 e 54 anni è più elevato tra i nati all'estero che tra gli autoctoni della stessa fascia di età (10% contro 6%).