L'euro si trova al centro del nostro progetto europeo di pace, stabilità e prosperità. Abbiamo convenuto oggi una serie di misure globali per ripristinare la fiducia e affrontare le attuali tensioni nei mercati finanziari. Tali misure rispecchiano la nostra ferma determinazione a superare insieme le attuali difficoltà e intraprendere tutte le iniziative necessarie per conseguire una più profonda unione economica, adeguata alla nostra unione monetaria.
In data odierna abbiamo convenuto quanto segue.
1. Un accordo che dovrebbe assicurare la riduzione del rapporto debito/PIL della Grecia con l'obiettivo di raggiungere la percentuale del 120% entro il 2020. Gli Stati membri della zona euro contribuiranno al pacchetto relativo alla partecipazione del settore privato fino ad un importo di 30 miliardi di EUR. Lo sconto nominale sarà pari al 50% del debito greco virtuale detenuto da investitori privati.
Sarà messo a punto un nuovo programma pluriennale UE-FMI per un finanziamento fino a 100 miliardi di EUR entro la fine dell'anno. Sarà accompagnato da un rafforzamento dei meccanismi di controllo dell'attuazione delle riforme.
2. L'ottimizzazione significativa delle risorse del FESF, senza aumentare le garanzie alla base del fondo. Le opzioni convenute consentiranno un incremento delle risorse del FESF. L'effetto leva di entrambe le opzioni sarà variabile, a seconda delle loro caratteristiche specifiche e delle condizioni di mercato, ma potrebbe essere anche quadruplicato o quintuplicato, con un rendimento previsto intorno ai 1000 miliardi di EUR (circa 1400 miliardi di USD). Invitiamo l'Eurogruppo a mettere a punto le modalità e le condizioni di attuazione di tali meccanismi in novembre. Si cercherà inoltre di potenziare la cooperazione con l'FMI al fine di rafforzare ulteriormente le risorse del FESF.
3. Una serie globale di misure volte a incrementare la fiducia nel settore bancario i) agevolando l'accesso ai finanziamenti a termine mediante un approccio coordinato a livello UE e ii) aumentando la situazione patrimoniale delle banche al 9% del requisito minimo di base di classe 1 entro la fine di giugno 2012. Le autorità di vigilanza nazionali devono garantire che i piani di ricapitalizzazione delle banche non conducano ad un'eccessiva riduzione della leva finanziaria.
4. Un impegno inequivocabile per assicurare la disciplina di bilancio ed accelerare le riforme strutturali per la crescita e l'occupazione. La Spagna sta compiendo sforzi particolarmente intensi. L'Italia ha rinnovato fermi impegni riguardo a riforme strutturali. Il Portogallo e l'Irlanda proseguiranno i loro programmi di riforma con l'appoggio dei nostri meccanismi anticrisi.
5. Un rafforzamento significativo del coordinamento e della sorveglianza economici e di bilancio. Sarà posta in essere una serie di misure molto specifiche, i cui effetti andranno ben oltre quelli del pacchetto recentemente adottato sulla governance economica.
6. Dieci misure per migliorare la governance della zona euro.
7. Un mandato al presidente del Consiglio europeo, in stretta collaborazione con il presidente della Commissione e con il presidente dell'Eurogruppo, al fine di individuare possibili misure intese a rafforzare l'unione economica, anche esplorando la possibilità di limitate modifiche del trattato. Nel dicembre 2011 sarà presentata una relazione interinale. Una relazione su come attuare le misure concordate sarà messa a punto per marzo 2012.
Nessun commento:
Posta un commento